TraSPORTati

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Ci sono infiniti modi di lasciarsi trasportare dalla mente in vari punti del globo e della penisola.

Ognuno di questi viaggi può insegnarci qualcosa e per questo vale la pena di essere intrapreso.

La missione di oggi parla di sport, ovvero di quell’attività che impegna, sul piano dell’agonismo oppure dell’esercizio individuale o collettivo, le nostre capacità fisico-psichiche.


Tu che sport pratichi?

In Italia,
se lo chiedete ai bambini fino ai 10 anni, la risposta con buona probabilità sarà nuoto.
Se lo chiedete agli under 35, quasi all’unisono vi diranno calcio
Se lo chiedete agli adulti fino a 59 anni e sopra i 60 anni, la risposta sarà tendenzialmente una di queste: ginnastica, aerobica, fitness o cultura fisica

Gli sport più praticati in Italia. Immagine presa QUI.

L’Italia ha un rapporto speciale con lo sport e questo non è testimoniato solo dalle grandi imprese compiute dai nostri connazionali nel tempo, ma anche dalla proliferazione di numerosi edifici dediti al culto dello sport in forma totale.

Non si tratta di chiese o stadi, ma di luoghi altrettanto diffusi in Italia: i Bar Sport!

È qui che c’è il gusto della battuta, dell’invenzione, è qui che c’è il sapore delle comunità di una volta. Quei convivi pre-televisivi, volgari o nobili, ma comunque autoprodotti, dove ognuno era attore e spettatore.

Stefano Benni, Bar Sport, 1976

Il Bar Sport è il luogo della Sapienza, per definizione

Martino Pietropoli nel suo bell’articolo dedicato all’argomento giura di poter testimoniare che quando un essere umano varca la soglia di un qualsiasi bar Sport d’Italia (sono tantissimi, qui trovate un tentativo di mappatura) accade che improvvisamente, subitaneamente, irrevocabilmente viene investito dalla Scienza Totale trovandosi in grado di argomentare in ogni ambito del sapere incluso, ovviamente, ogni sport praticato sulla faccia della Terra.

La scienza — quella vera, che al bar Sport ci piglia solo un caffè ogni tanto guardandosi bene dallo scambiare parole con gli avventori — studia il fenomeno senza essere giunta a conclusioni.

Barche a vela, durante una gara. Foto presa qui.

Per questa missione abbiamo deciso però di allontanarci dal grande presepe nazionalpopolare del bar sport (la citazione è presa da questo recente articolo di Leonardo Aresi) per indagare il rapporto diretto tra l’Italia e lo sport, senza bar di mezzo.

Da geografi, infatti, guardiamo al fenomeno con grande interesse.

Sono tante le facce dello sport in Italia. Foto presa qui.

In seno all’Associazione dei Geografi Italiani (AGeI) esiste addirittura un gruppo di lavoro denominato “Geografia e Sport” che si occupa specificatamente di analizzare il tema dello sport nelle sue ricadute territoriali con particolare riferimento alla gestione del territorio e alle ricadute turistiche.

Non volendo scomodare la bibliografia scientifica di riferimento, per questo nostro viaggio, abbiamo scomodato i rapporti ISTAT (l’ultimo pubblicato nel 2015), e i monitoraggi prodotti dalle varie federazioni, come ad esempio quello realizzato dalle Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e delle Discipline Sportive Associate (DSA) consultabile qui.

Leggendo tra le righe (sfortunatamente le immagini sono rarissime) scopriamo che:

  • In quanti?
    20 milioni di italiani circa praticano sport. 23 milioni sono sedentari.
    I restanti 15 milioni e mezzo di persone, non praticano uno sport ma svolgono attività fisica (come fare lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, giardinaggio, ecc.).
  • Tesseramenti
    Sono 4 milioni e 703 mila gli atleti tesserati e quasi 70 mila i nuclei associativi (società sportive e associazioni sportive-ricreative).
  • Giovani e forti
    la pratica dello sport è massima tra i ragazzi di 11-14 anni (70,3%, di cui 61% in modo continuativo e 9,3% in modo saltuario) e tende a decrescere con l’età.
  • Chi studia si allena
    pratica sport il 51,4% dei laureati, il 36,8% dei diplomati, il 21,2% di chi ha un diploma di scuola media inferiore e solo il 7,3% di chi ha conseguito la licenza elementare o non ha titoli di studio.
  • Gli sport
    All’interno del mondo federale, il calcio è lo sport più praticato in Italia, con 1.056.824 (23,8% dei tesserati). Al secondo posto c’è il tennis con 372.964 atleti (8,4%). Sul podio, al terzo posto, sale la pallavolo con 331.843 atleti (pari al 7,5%). Seguono la pallacanestro (7,1%) e l’atletica leggera (6,1%).
  • La tendenza
    Le discipline meno diffuse stanno crescendo. L’offerta sportiva e la concentrazione dei praticanti tra le singole Federazioni e si sta allargando e differenziando. Trentacinque anni fa, su 100 atleti 75 erano tesserati ad una delle prime cinque Federazioni più numerose. Nel 2017 si è scesi a 53.
Rarissima infografica sull’argomento, prodotta dall’ISTAT (2015).

Altri dati raccolti a livello europeo da Eurobarometro sullo “Sport e l’attività fisica” e pubblicati nel 2018 in questo rapporto, mostrano dati meno ottimisti. Secondo il loro campione (è un termine statistico, non si parla di campioni sportivi!) il 46% degli europei è totalmente sedentario e in Italia la percentuale di chi non si dedica nemmeno ad “altre forme di attività fisica” come l’utilizzo urbano della bicicletta, il giardinaggio e il ballo, salirebbe addirittura al 72%! (64% uomini, 79% donne).

La UE qualche soddisfazione in più sulle infografiche ce la dà.
Guardale tutte nel file sorgente QUI.

Chi avrà ragione sui dati, non ci interessa particolarmente. Perché lo sport, lo sappiamo, va oltre la statistica.

Gli sport sono forieri di adrenalina, fatica, dedizione, collaborazione, agonismo e soprattutto emozioni!

Gli sport svelano la nostra cultura, caratterizzano i nostri territori e sono talmente tanti che ciascuno di noi, se avesse costanza nel provarne di nuovi, potrebbe trovare quello in cui diventare campione nazionale!

Se all’inizio non hai successo, il paracadutismo non fa per te.

Bill Murray

E poi, lo sport parla di ciascuno di noi e del rapporto che abbiamo con gli altri. Può essere, come dimostrano le olimpiadi, un ponte tra le culture e le civiltà del mondo.

Lo sport è l’esperanto delle razze

Jean Giraudoux
Le olimpiadi sono davvero un piccolo miracolo. Foto presa qui.

La missione di oggi parla di questo: del rapporto tra lo sport e la geografia, indagato però a scala locale o addirittura personale.

Vogliamo invitarvi ad osservare con attenzione dove, nelle vostre realtà locali, lo sport è presente e se e in che modo ha contribuito a sviluppare l’identità del vostro territorio.

Potreste decidere di:

  • mappare tutte le strutture sportive del paese
  • mappare tutti gli spazi pubblici aperti e gratuiti dove poter fare sport o attività fisica
  • mappare tutti gli spazi del paese in cui avete praticato sport
  • segnare sulla mappa le trasferte più lontane svolte con la vostra squadra
  • riportare tutti gli schemi di gioco della vostra società, spiegati con tanto di lavagnetta
  • consultare l’albo delle associazioni sportive e ricreative presente sul sito del vostro comune (e scoprire così quanti sport diversi siano praticati) e andare a scoprire quali sono le loro sedi sociali (buona fortuna!)
  • iscrivervi e iniziare a fare lo sport che ha la sede più vicina a casa vostra
  • intervistare dirigenti delle realtà locali chiedendo loro di spiegarvi in che modo le loro attività contribuiscono allo sviluppo (sociale, economico, turistico, ecc.) del paese
  • fare un sondaggio nelle scuole per sapere quali sono gli sport più diffusi tra gli alunni e promuovere quelli meno diffusi
  • individuare le sedi più vicine a voi dello sport più strano che vi viene in mente
  • filmarvi e condividere il video di voi che fate sport
  • sfidare i vostri amici a provare uno sport nuovo (nel video qui sotto, trovate qualche spunto)
  • aprire una nuova società sportiva nel vostro paese+
  • organizzare delle olimpiadi tra le classi della scuola o della provincia
11 sport di cui probabilmente non avrete mai sentito parlare!

Non vediamo l’ora di sapere in che modo avete deciso di mettervi in gioco!

Diffondete la notizia che la geografia si occupa anche di questo e condividete con noi lo sport che praticate e l’azione che avete deciso di intraprendere. Commentate la missione qui sotto o postatela sui vostri social ricordandovi di inserire il nostro nametag @missionigeografiche e l’hashtag

#traSPORTati

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