SOLstizio

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La geografia astronomica si occupa  di studiare il movimento della Terra in relazione agli altri corpi del sistema solare. Più in genere si occupa dello studio del pianeta Terra da un punto di vista astronomico e delle sue generalità: forma, dimensioni, movimenti, relazioni con gli altri corpi celesti.

Wikipedia

Proprio la geografia astronomica ci insegna che in questi giorni stiamo vivendo il solstizio d’estate.

Per chi come me quest’anno ha finito appena la prima elementare e ha bisogno di un approfondimento sul tema, capiamo insieme cosa significa solstizio d’estate.

Diamo per assodato che la Terra gira intorno al sole.

Ecco, forse proprio perché percorre la stessa strada da 4,5 miliardi di anni, per rendere meno noioso questo suo immutato vagare la Terra ruota anche su se stessa, dondola sul suo asse e compie altri piccoli moti.

In tutto ciò, durante l’anno si trova in posizioni diverse rispetto al Sole.

Ma ha degli appuntamenti fissi ai quali arriva puntuale, come se Terra e Sole giocassero ad un infinito “Un, due, tre, stella” e il nostro pianeta nel suo piccolo non si volesse far cogliere in fallo.

Quindi anche quest’anno, precisamente il 20 giugno 2020 alle ore 21:44, la Terra prenderà posizione con declinazione massima rispetto al sole.

Immagine presa da qui.

Cosa comporta tutto questo?

Se ci state leggendo dal Tropico del Cancro a mezzogiorno avrete il sole allo zenit, cioè perpendicolare e potrete abbronzarvi senza nessuna ombra completamente distesi sulla vostra sdraio.

Se ci state leggendo dal circolo polare artico risparmierete nettamente sulla componente energia della vostra bolletta per la fornitura elettrica perché il sole non tramonterà.

Se ci state leggendo dall’emisfero boreale dovrete mettervi il cuore in pace e presentarvi alla prova costume così come siete perché è arrivata l’estate!

Al contrario, auguriamo un buon inverno a chi ci legge dall’emisfero australe.

Consiglio ai più romantici di non tentare il remake di “Prima dell’alba” proprio in questo periodo perché il tempo a disposizione per conquistare l’amore della vostra vita sarebbe davvero pochissimo (si tratta della notte più corta dell’anno).

Meglio dedicarsi ad attività che sfruttino queste 15 ore di luce come una maratona per le gelaterie della città, una non stop di tintarella o per i più impavidi, quelli che non hanno paura della sveglia, tentare l’impresa Dìnotte.

Immagine presa da qui.

Detto ciò, ringraziamo la geografia astronomica e tuffiamoci nella geografia umana, che ci aiuta a capire le connessioni tra questo momento astrale e la vita dell’uomo.

Le celebrazioni legate al solstizio d’estate sono presenti in molte culture, perpetuate dalle popolazioni pagane pre-cristiane fino ai nostri tempi.

Midsummer (nome anglosassone) è un inno al sole, alla forza della natura, alla vita che si rinnova, alla fertilità, all’abbondanza.

Nel 2020 ha significato tenere vive queste tradizioni?

Abbiamo creato piste da sci nel deserto, isole e arcipelaghi artificiali, ponti chilometrici. Nei centri commerciali viviamo in maniche corte 365 giorni l’anno. Modifichiamo geneticamente le piante per aumentare il raccolto.

Covid: un virus grande circa 0.10 micron (micron= un millesimo di millimetro) blocca il mondo.

E’ bene ricordarci che l’uomo è legato alla natura, ai suoi ritmi e alle sue leggi. Diamo quindi il via alle celebrazioni di Midsummer.

Potete prendere un aereo e volare in Svezia, ballare una Små grodorna (letteralmente “danza della rana”) volteggiando in cerchio intorno al Midsommarstång e indossare ghirlande di fiori intrecciati.

Potreste celebrare il solstizio in stile indiano con un’intera giornata dedicata allo yoga e alla meditazione. Sarebbe un’esperienza unica partecipare al festival persiano Tiregan e cavalcare su cavalli bianchi in segno di fecondità e felicità.

Se siete dei viaggiatori in poltrona vivrete un’esperienza unica seguendo il Live dell’alba direttamente da Stonehenge.

Se queste ipotesi non vi convincono continuate a leggere.

La missione di oggi consiste nel vivere il solstizio d’estate con consapevolezza e passare parola.

In che modo?

Raccogliere le erbe è una delle tradizioni più antiche del nostro territorio legate alla “notte più breve dell’anno”.

Il “mazzetto di San Giovanni” deve essere composto da 7 o 9 erbe diverse: rosmarino, salvia, lavanda, menta, iperico, artemisia, aglio, prezzemolo e ruta.

Va tenuto sotto il cuscino o messo in infusione per lavarsi il viso al mattino. Porta sogni premonitori e fecondità.

Bisnonna Clara

Rinnoviamo la tradizione in tre semplici mosse:

1. Procuriamoci dei vasetti, della terra, alcune piantine di erbe aromatiche (o i semi), cartoncini e una penna.

2. Rinvasiamo le piantine o mettiamo i semi nella terra e scriviamo sul cartoncino la dicitura “Solstizio estate 2020. Prenditi cura di me”, il nome dell’erba aromatica e l’indirizzo della missione (così chi trova la piantina potrà capirne il senso).

Puoi stampare questa etichetta, prendere spunto o usare la tua creatività.

Possiamo anche aggiungere un messaggio personale, una citazione sulla forza della natura, sul sole, un riferimento all’estate. Diamo sfogo alla nostra fantasia anche per decorare il cartoncino.

3. Usciamo di casa e, passeggiando per le vie del nostro quartiere o paese, lasciamo le piantine davanti alla porta di un vicino o sulla finestra di uno sconosciuto.

Immagine presa da qui.

Chiunque riceverà questo dono inaspettato della natura potrà decidere di prendersene cura.

Condividi le foto della tue piante e i risultati della tua missione con noi e sui social senza dimenticare il nostro nametag @missionigeografiche e la parola chiave:

# SOLstizio

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