Chi non ha mai sbagliato scagli la prima pietra.

Sbagliare non solo è normale, è anche salutare. Non perché si debba dire ciao a vanvera, ma nel senso che è genuino. Ci aiuta a fermarci, a pensare, a rivedere le nostre posizioni e a ritentare. Allena la nostra resistenza, forgia la nostra tenacia e ci costringe alla pazienza.
Ci offre soprattutto l’occasione di renderci conto degli errori commessi e più genericamente di imparare (la lezione).
Per logica, possiamo quindi riassumere così il punto:
sbagliare = imparare
La missione parte quindi da un vostro errore nell’ambito geografico.
- Pensavate che Imperia fosse in Calabria?
- pensate che il conoide alluvionale sia un gelato della Algida?
- brancolate nel buio cercando di associare la sigla FM ad una provincia italiana?
- associate a malapena il Ticino ad un cantone svizzero e vi hanno chiesto di citare i suoi affluenti?
- ipotizzate che l’eliofanografo serva a gonfiare i palloncini?
- stimate a casaccio le distanze tra due luoghi?
- siete convinti che Milano marittima si trovi in Lombardia?
- ignorate il numero di abitanti della vostra città?
- non conoscete la differenza tra confine e frontiera?
- siete certi che l’asta fluviale serva per saltare i fossi per lungo?
Beh… scegliete uno dei vostri errori più comuni. Attingete dall’ambito in cui siete notoriamente più scarsi. Spesso non serve andare tanto a fondo…
La metà degli studenti non sa che le Regioni italiane sono 20:
Skuola.net cit. qui.
la risposta giusta la dà appena il 51%
Se avete la memoria corta prendete una vostra recente o vecchia verifica di geografia. Oppure puntate a caso il dito sul planisfero.
Avete trovato l’errore/l’orrore?
Ottimo, ora riparatevi! Non nel senso di andare a nascondervi ma di riparare all’errore.
Postate e condividete con il mondo la lezione che avete imparato.
Potete urlarlo al mondo dalla finestra o condividerlo sui social includendo il nostro hashtag #missionigeografiche e la seguente parola chiave:
Ho imparato che la sigla FM si riferisce alla provincia di Fermo
Grande! Grazie per il feedback!
Capita che nella lingua Italiana i termini confine e frontiera vengano usati come sinonimi.
-confine: una linea che separa uno stato dall’altro
-frontiera: linea, zona di confine di uno stato, dove termina la sua sovranità territoriale
Stiamo prendendo appunti… grazie!!
Ho imparato che la sigla FM è riferita alla provincia di Fermo
non pensavo che nella mia città ci potessero essere così tante persone, ce ne sono 20.000 e pensavo ce ne fossero solo 2.000.
Grazie!
Io non sapevo la differenza tra confine e frontiera….
il confine è un termine che viene usato semplicemente per rimarcare la separazione tra i territori che presentano leggi e organizzazioni differenti.
Con il termine frontiera si indica una stretta fascia di territorio che si trova nelle vicinanze di confine tra due stati
L’orrore che è presente nel titolo della missione e dell’hastag è: iNpara quando in realtà va con la lettera M.
Stiamo sottolineando il testo. Poi lo studieremo con calma!
confine e frontiera.
confine indica una linea immaginaria che divide gli stati o casi più piccoli come i confine delle case,
frontiera e uno spazio tra due stati controllato dalla polizia locale dove generalmente vieni controllato per entrare ed uscire dallo stato.
confine e frontiera possono essere usati in alcuni ambiti scientifici
ignori il numero di abitanti nella tua città?
a padova nei ultimi anni c’è stato un massimo di 214mila abitanti nel 2011 e nel 2012 gli abitanti sono scesi di quasi 10mila ad arrivare a 205mila abitanti.
mentre il massimo di abitanti e stato nel 1981 con 234mila abitanti
“dati fino al 2017”
WoW! Grazie
La velocità di uno tsunami in mare aperto è di 800 km/h
ho recentemente capito che pm e am si riferiscono alle ore, e non alle stazioni radio
Meglio ora che tardi 😉
Nella mia ultima verifica di geografia, nella domanda sulle risorgive ed i fontanili, ho sbagliato a usare il termine “fiume”, mentre avrei dovuto usare il termine “sorgenti di acqua dolce”.
Nella mia ultima verifica di geografia, alla domanda sui fontanili e le risorgive, ho sbagliato definirli come “fiumi”, mentre avrei dovuto scrivere “sorgenti di acqua dolce”.