Pigiami & CO₂

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Categories: Adulti, Al chiuso, Ragazzi
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Forse non lo sapevate, ma il tragitto letto-divano, divano-letto è stato recentemente ribattezzato sotto il nome di Maratona da quarantena e questa nuova disciplina olimpica ha addirittura una divisa ufficiale:

IL PIGIAMA!

Da quanto è che non fai un pigiama party? Non sarebbe ora di organizzarne uno?

Ma da dove arriva veramente questo meraviglioso capo d’abbigliamento di cui oggi esistono millemila varianti tra le quali quella intera, a due pezzi, con il cappuccio, corto, lungo, da spiaggia, vestaglia, ecc.?

Il termine originale viene dall’antica Persia (پايجامه, pāy-jāme) ed è composto da due parole ovvero pay (gamba) e jamè (vestito). Il vestito per le gambe originariamente prevedeva solo dei pantaloni larghi e comodi per la notte.

L’utilizzo mondiale del pigiama (sia la parola, che l’indumento) pare sia il risultato della presenza britannica nell’Asia del Sud nel diciottesimo e diciannovesimo secolo[5].

Cinque uomini e un ragazzo, in posa per mostrare diversi tipi di pigiama. Bombay, 1844.
Foto di Chintamon, Hurrichund trovata qui.

Ora che ne sai qualcosa in più, per procedere con la missione ti chiediamo un piccolo sforzo, alzati dal divano e corri a prendere il tuo pigiama preferito!

Se ce l’hai già su fai comunque una corsetta dai… sii corretto!


Prenditi il tuo tempo e procedi a leggere solo quando avrai al tuo cospetto il pigiama. Ora guardalo con attenzione.

Se hai già svolto la missione Abiti nel mondo sai che in ogni pigiama, come in ogni indumento, esiste un dispositivo che ne traccia la provenienza in modo molto criptico.

Ovviamente, stiamo parlando dell’ETICHETTA!

N.B. può succedere che il nemico giurato delle etichette alias “LA MAMMA” ostacoli questa missione tagliando con un brutale colpo di forbice il dispositivo in questione.

Una classica etichetta, scampata alla mamma.

La missione di oggi parte da qui: rintracciare la provenienza del proprio pigiama a partire dalla sua etichetta. Leggi da dove arriva e, usando un qualsiasi portale cartografico (Google Maps, Via Michelin, ecc.) ricerca il paese in questione.

Quanta strada ha fatto il tuo pigiama?
500 km? 1000 km? oppure 10000 km?

A questo punto della storia, vi presentiamo il suo compagno di viaggio per questa missione: la CO₂!

Che grande idea! Dopo Monsters&Co e Monsters University gireremo sicuramente anche Monsters&CO₂!

Pixar Animation Studios

La CO₂ negli ultimi decenni è diventata così famosa da essere quasi una influencer. Il suo vero nome è anidride carbonica, ma in molti la chiamano anche biossido di carbonio. È un gas inerte, inodore ed incolore, naturalmente presente in atmosfera, anche se in concentrazioni limitate. Non è tossica, non è nociva.

Eppure, quando recentemente si parla di lei in TV e sui giornali, i toni sono tutt’altro che rilassati. Infatti, con l’intensificazione dei trasporti, la produzione di rifiuti, l’allevamento intensivo, il disboscamento, ecc. i livelli di CO₂ si sono alzati drammaticamente contribuendo all’effetto serra naturale che ha portato ai recenti, noti, effetti di surriscaldamento del pianeta.

L’argomento come forse saprete è piuttosto denso. Non vogliamo addentrarci troppo, ma vi invitiamo a guardarvi questo video qui sotto. Nonostante sia un po’ datato e in inglese, ritengo sia comunque un valido punto di partenza.


Torniamo ora al vostro pigiama e ai chilometri che ha dovuto viaggiare per arrivare ad essere indossato da voi.

Quanta CO₂ ha rilasciato nell’ambiente durante il suo viaggio?
Ma chi? Il mio pigiama? Ma come ha fatto, ha respirato tantissimo?
Ma nooo, è a causa dei mezzi che lo hanno trasportato!

La missione di oggi consiste nel calcolare quanti grammi di CO₂ ha contribuito a produrre quel pigiama per arrivare fino a te!

Ipotizza con che mezzi di trasporto ha viaggiato.

Moltiplica i km che il tuo pigiama ha percorso via mare, via terra o via aerea per i kilogrammi di CO₂ che ha prodotto per ogni km.

Fonte: elaborazione GreenRouter su DEFRA Crabon Factors 2017. Trovata qui. Considerate che tonne-km, è un unità di misura usata nell’ambito dei trasporti e indica il trasporto di una tonnellata di merce in una specifica modalità di trasporto, per la distanza di un chilometro.

In alternativa, potete affidarvi ad un calcolatore automatico online come questo.

Condividete con noi il percorso fatto dal tuo pigiama e il relativo costo in termini di CO₂ prodotti! Urla al mondo che anche un pigiama può contribuire a salvare la Terra. Crea un post sui tuoi social con un tuo ritratto in pigiama e i relativi conti della serva! Non ti dimenticare di citare il nostro nametag @missionigeografiche e l’hashtag

#pigiamiandCO2

Questa missione è stata ideata ed assemblata da un team strepitoso di studentesse di Scienze della Formazione Primaria presso l’Università degli Studi di Udine che vanno sotto il nome di: FORT EVA, MAIER ENRICA, MONTE SARA, PANIGUTTI GIORGIA, SERINO ELENA.
A loro e ai loro docenti Andrea Guaran e Francesco Visentin va il nostro enorme GRAZIE per aver contribuito al sito missionigeografiche.it con questo originale contributo.

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