MappinGatto

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Ebbene sì. Avete capito bene.

La missione di oggi consiste nel mappare gli spostamenti di quel subdolo animale con la coda e gli artigli che si aggira per casa vostra o della nonna, arruffianandosi solo quando e come vuole lui.

L’esercizio non è una novità. Tanto che esiste anche della letteratura scientificamente inattaccabile che ha già studiato l’argomento. Sto parlando ovviamente di Mapping Sam, il libro preferito di Marta Zanetti (che qui ringrazio per la segnalazione).

Non essere tirchio/a. Acquista ora il libro e sostieni l’editoria.

Vi starete forse chiedendo perché dovremmo mai seguire il un gatto. Beh, sappiate solo che il gatto frequenta luoghi incredibili e animali per voi inimmaginabili. I suoi tragitti sono ben calcolati e non lasciano niente al caso.

Odori, suoni e movimenti potranno modificare repentinamente le direzioni seguite dal felino. Voi non demordete, continuate a seguirlo e a mappare i suoi passi.

La domanda a questo punto non è più: perché devo mappare i suoi spostamenti? ma piuttosto:

Sarò in grado di farcela?
Dopo quanto tempo mi seminerà?


Ecco a voi micio Vinicio

Marta Z. – la stessa Marta citata poco fa – ci ha messo a disposizione il suo amato Vinicio per testare la nostra missione. Ecco i nostri importanti risultati:

Il caso studio ha portato alla luce il fatto che Vinicio è il classico esempio di gatto belloccio, pigro e sovrappeso.

Il nostro “inseguimento” è durato 8 ore (pomeridiane). Eravamo pronti a tutto. Abbiamo aperto porte e finestre e… non è servito a niente. Ci siamo annoiati a morte a mappare i rarissimi spostamenti, tutti indoor. I risultati dimostrano che Vinicio vive il pomeriggio in stato neurovegetativo. Espleta i suoi bisogni primari e poco altro.

La mappatura è stata comunque molto utile per rendersi conto dell’importanza di saper cambiare scala per poter rappresentare la realtà del fenomeno.

Vi auguriamo missioni più entusiasmanti delle nostre!

Non vediamo l’ora di leggerlere/guardare. Condividetele sui social includendo il nostro hashtag #missionigeografiche e la seguente parola chiave:

#mappingatto


Volete vivere emozioni forti?

Volete evitare di perdere le tracce del vostro amico gatto?

Aiutatevi usando dei traccianti. Il più geografico è un collare munito di GPS. Il più economico è la tempera.

In questo secondo caso, meglio ascoltare un esperto di “art Attack”:

Scegliete un colore che stia bene con l’arredamento. Fatto? Bene! Ora intingete le zampe del gatto nella tempera colorata. Fatto? Bravi. Ora potete lanciare l’animale verso l’avventura.

Giovanni Muciaccia

La parte più interessante sarà quella in qui tornerà a casa vostra mamma/papà/moglie/marito e dovrete spiegare tutte quelle impronte… VI PREGO di condividere con noi anche la loro reazione.

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