L’interrogatorio

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In questo periodo siamo tutti chiusi in casa. Con noi, se siamo fortunati, ci sono oltre agli oggetti anche altre persone.

Sia gli oggetti che le persone hanno fatto esperienza dello spostamento.

L’obiettivo di questa missione è indagare la relazione tra le persone e gli oggetti attraverso il metodo d’indagine scientifica chiamato: interrogatorio.

Iniziate entrando furtivamente nella stanza di casa che solitamente frequentate meno. Guardatevi intorno: aprite e frugate. Siate ficcanaso.

Una lettura propedeutica.
Età consigliata: dai 4 anni.

Tra tutte le cose che vedete scegliete l’oggetto che vi incuriosisce di più, di cui non conoscete la provenienza.

Scegliete quindi un genitore o un familiare a caso tra quelli che avete a disposizione. Coinvolgete quello che solitamente si lascia coinvolgere meno (così, tanto per infastidirlo).

Sgombrate la cucina da eventuali curiosi, chiudete la porta a chiave e fate sedere l’oggetto di fronte all’umano. Ora smettete di sorridere e interrogateli entrambi serratamente finché non confesseranno le loro reciproche geografie.

Ecco alcune domande che potreste porre per l’occasione:

  • Come ti chiami? (la prendiamo alla larga per metterli a loro agio)
  • Come ti chiamano gli altri?
  • Dove sei nato?
  • Dove sei stato prima di arrivare qui? (avere una carta geografica a disposizione può essere utile / se l’oggetto non ha intenzione di parlare fate parlare l’umano anche a nome suo. Dopotutto si sono ficcati insieme in questa storia e solo insieme ne potranno uscire).
  • Qual è il nome di luogo più brutto che conosci?
  • Dove andrai non appena ne avrai l’occasione? (puoi suggerire alcuni spunti validi per le evasioni future qui: #lamiamenteviaggia)
  • Trovate 3 cose che avete in comune tra di voi (chiedi di metterci impegno, è una cosa serissima!)

A conclusione dell’interrogatorio scatta una foto ai due soggetti e scrivi sotto (o sul retro) tutti i luoghi che sono emersi dalle loro interviste.

Scopri dove si trovano e ordinali dal più vicino al più lontano.

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#geointerrogatorio

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One comment

  1. io ho inviato nei miei due social più usati cioè Istagram e facebook gli astag spero che persone che vedranno le mie storie abbiano lo stimolo di fare del bene al nostro mondo che stiamo rovinando

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