Geografie da parete

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Le pareti di casa, così come sono, hanno pochissimi likes e ancora meno followers.

Pur di non vederle nude ci piazziamo davanti i mobili più ingombranti e dove non possiamo, le tappezziamo con oggetti di ogni tipo, colore e forma, non curandoci dell’inevitabile miscuglio di stili che generiamo.

Oltre ad orologi, mensole, vasi, specchi, amuleti, pezzi di giornale, teste di animali imbalsamate, termometri, termostati ed interruttori, ecc… la gente è abituata ad attaccare alle pareti anche delle immagini.

Delle immagini? Ti immagini? Chi l’avrebbe mai immaginato!

La sfera di cristallo che tutto (?) sa

Lasciatemi specificare meglio la questione:

Le persone veramente importanti ornano le pareti delle proprie magioni solo con arazzi enormi dai colori sgargianti.


Chi è molto chic, alle pareti sfoggia i quadri veri di artisti veri, con tanto di vera cornice.


Le persone normali mettono in mostra riproduzioni di quadri, cioè delle copie, oppure le opere del parente artista (ogni famiglia ne ha uno): con cornice e senza.


Le persone di un altro tempo, ormai in estinzione, incorniciano e appendono articoli di giornali che riguardano la propria famiglia.


Altri soggetti (già socio-psicologicamente studiati) appendono spudorati i puzzle che hanno completato (a testimonianza e sfoggio dell’impresa compiuta).

I più giovani, infine, imbrattano le pareti di propria pertinenza incollando al muro (direttamente con colla o sostituti più economici) i poster degli esemplari più pavoneggianti e meno raccomandabili del pianeta (influencer).

Indipendentemente dal proprio rango sociale e i propri disturbi personali tutti noi appendiamo alle pareti delle fotografie!

Classica fotografia sfocata stampata negli anni novanta e messa sotto vetro senza cornice. Ovviamente si trova ancora lì dov’è stata posizionata originariamente.

Le immagini con cui oscuriamo le pareti nascondono un luogo!

Incorniciate e non, protette dal vetro, plexiglas o anche senza niente. A colori o in bianco e nero. Con soggetti e senza. Ogni immagine di cui la vostra famiglia si serve per nascondere le pareti può ricondurre ad un luogo geografico ben preciso.

La missione consiste nel raccogliere tutte le fotografie appese ed esposte in casa. Una volta schierate sul tavolo radunate gli altri esseri umani presenti in casa e cercate con il loro aiuto di riconoscere con la massima precisione il luogo in cui venne scattata la foto. Aggiungete anche l’anno, il mese e il giorno se ne siete capaci.

Qualora non volessero collaborare potete provare ad incentivarli dicendo loro che se non lo faranno sarete costretti a condividere sulla chat WhatsApp delle mamme gli scatti peggiori che li ritraggono.

Annotate i luoghi che riuscite a riconoscere e mappateli con l’aiuto dell’atlante o di una qualsiasi mappa che riesca a contenerli tutti.

Ora ponetevi e ponete in casa alcune domande molto serie.

Come ad esempio:

  • Quale categoria di immagini (tra arazzi, quadri, riproduzioni, giornali, puzzle, poster o fotografie) è la più numerosa in casa tua?
  • Quali luoghi del mondo mostrate in casa?
  • Quanti stati sono rappresentati? Quali?
  • Qual è il luogo più lontano?
  • Qual è la località più a nord? sud? est? ovest?
  • Qual è la fotografia meno recente?
  • Ci sono più immagini con o senza soggetti umani? Secondo te perché?
  • Lo spazio alle pareti è spesso ridotto. Perché mostrare proprio quegli scatti e non altri? Intervistate i soggetti delle foto. Cercate di capirne di più.
  • Le foto si trovano dove sono sempre state? Quali sono le foto immobili e quali quelle mobili? Tracciate i loro spostamenti.
  • Organizza un sondaggio. Quale fotografia piace di più ai componenti della famiglia? La posizione in cui si trovano queste immagini rispecchia l’importanza che la famiglia gli attribuisce? Quali modifiche suggeriresti?
  • Eccetera
  • Ecc…
  • ecc…
  • e
  • non ultima…
  • Chi è il soggetto più ritratto di tutti?

    Se non sei tu, esprimi il tuo disappunto seguendo questi semplici passi:
    1) stampa le tue foto migliori o disegna dei tuoi autoritratti;
    2) organizza un flashmob notturno e appendi le tue foto ovunque nella casa;
    3) registra le reazioni dei tuoi famigliari e scopri in base all’intensità delle rimostranze, chi detiene davvero il potere in casa.

Condividi le tue risposte o le immagini migliori/peggiori che trovi in casa. Puoi farlo qui sotto nei commenti (potete usare anche email fasulle, tanto non contano) o suoi social usando il nostro nametag @missionigeografiche e il seguente hashtag:

#geografiedaparete

P.s: Se qualcuno ha creato un puzzle con la propria foto stampata sopra e l’ha appesa in casa ha il dovere morale e civile di condividerla!

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2 Comments

  1. Io ho un quadro della Tailandia e di San Torini

  2. Io ho un quadro con una mappa disegnata di Roma antica, comprata in una bottega lungo il Tevere.

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