La prima missione geografica non può che partire dall’etimologia della parola geografia.

Terra è il nostro pianeta e possiamo chiamarlo Gea, Gaia o Casa, non importa. In soldoni è il nostro mondo, anche letteralmente. Con Terra non si intende quindi solo il corpo celeste (macro-mondo) ma anche come l’insieme degli luoghi pubblici e privati, reali ed immaginari, belli e brutti che abitiamo quotidianamente (micro-mondi).
Descrizione è l’intento, il fine ultimo. Ma è importante ricordarsi che possiamo descrivere in molti modi diversi. Ad esempio: facendo il mimo o recitando, declamando una poesia o cantando una canzone, disegnando una carta geografica o dipingendo ad acquerello, producendo suoni o riproducendo una musica, twittando sui social o scrivendo un’enciclopedia, ballando o segnando, cucendo o sognando.
La prima missione geografica che ciascuno di noi dovrebbe svolgere è descrivere il proprio mondo a modo proprio.
Pablo Picasso
Partiamo dal micro-mondo che tutti noi conosciamo meglio: la nostra casa. Ascoltiamola, riguardiamola, tocchiamola, percorriamola, interroghiamola.
Descriviamola quindi nella forma che ci viene più semplice. Esprimiamoci liberamente. Usiamo le parole, le note, i movimenti, la materia o i colori: diamole forma.
La migliore possibile.
Cosa salterà fuori dipenderà da ciascuno di noi e dalla nostra originalissima capacità di descrivere il proprio mondo.
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La terra è un posto dove milioni di animali vivono e poi noi. In questa casa ci ha portato magie e meraviglie. Questo mondo e a forma ovale con continenti e isole e oceani.
Quando penso al mondo vedo una faccia che sta sorridendo ed abbracciandosi.
La terra è il posto dove ci troviamo da un bel po’ e dove ci sono animali, persone, e il mondo dove ci troviamo è a forma ovale, e dove ci sono un sacco di bei posti
45.391085, 11.887668
la terra e un pianeta unico che ora sta morendo ma possiamo ancora salvarlo