La missione di oggi si svolge in cucina. Avremmo voluto proporvela nella piazza della vostra città, ma al momento (del Coronavirus) meglio accontentarsi.
Oggi non ci occuperemo della provenienza dei cibi (quello l’abbiamo già fatto nella nostra fortunata missione chiamata “Dispensa geografica“), della ricerca di improbabili gnomi (proposta nella missione “Coinquilini da non credere“) o della sua mappatura sonora (già proposta in “Suonincasa“).
Oggi ci preoccuperemo di studiare questo spazio cruciale della casa nell’arco temporale di una giornata. Cosa potremmo imparare di nuovo, vi chiederete voi?
Forse niente di nuovo, ma potrete così raccogliere le evidenze scientifiche di qualcosa che immaginavate, ma di cui non avevate ancora le prove.
Oggi studieremo le persone che usano la cucina cercando di comprendere come la usano e che relazione hanno con essa, allo scopo di capire meglio cosa significhi per loro e quindi per la famiglia questo spazio così nevralgico della casa.

Detta in geografichese, questa missione mira ad individuare gli attori che agiscono in cucina, studiandone le proprie performance nell’arco della giornata. Grazie al vostro lavoro emergeranno chiaramente i ruoli di ciascun abitante della casa, come ad esempio chi ha più potere in cucina e come lo amministra.
Per cominciare scegliete un giorno.
Dalle 00:00 alle 23:59 voi dovrete essere a portata di cucina (in questo periodo è ancora fattibile no?).
Bene. Aprite bene gli occhi e munitevi di carta e penna. Ecco alcune domande di ricerca a cui dovrete cercare di rispondere:
- Chi è entrato in cucina?
- A che ora?
- Cosa fa? Quali sportelli apre? Quali utensili usa?
- Quanto resta in cucina?
Rispondendo a queste domande durante l’intera giornata sarete in grado di sapere:
- chi è entrato per primo e per ultimo in cucina
- chi è entrato più volte in cucina
- chi ha speso, durante la giornata, più tempo in cucina
- chi ha utilizzato quali elettrodomestici, aperto quali ante, usato quali utensili
- chi ha detto brutte parole in cucina e chi ha cantato mentre era lì
- chi ha mangiato e chi ha mangiato di più
- chi ha detto più volte grazie
- chi ha fatto più domande, chi ha espresso più affermazioi
- chi ha ubbidito e chi ha comandato
- …
Con l’osservazione potrete rendervi conto di come ogni persona della famiglia usi in modo diverso la cucina, e di come ciascun membro differenzi le proprie azioni anche in base all’orario.
Quello a cui assisterete in cucina è in pratica un balletto, messo in scena dagli attori della cucina nel tempo.
Questa, che ci crediate o meno, è una metodologia d’indagine utilizzata in geografia fin dalla fine degli anni ’60 e conosciuta sotto il nome di time geography o space-time geography (ha pure la propria voce su wikipedia!).
Ovviamente fatta in luoghi pubblici la cosa è più entusiasmante, ma è pur necessario cominciare da qualche parte no?
Condividete con noi i vostri risultati scrivendoli nei commenti qui sotto o condividendoli sui social usando il nostro nametag @missionigeografiche e la parola chiave:
#cucinattori
Se i soggetti che frequentano la cucina sono pochi, allora forse è il caso di dare un po’ di vita all’ambiente! Aprite tutti i cassetti e utilizzando gli utensili che vi trovate dentro, costruite dei simpatici aiutanti.
Mamma e papà saranno certamente lieti di condividere anche con loro questo luogo di grande lavoro e soddisfazione.
Ovviamente, speriamo di ricevere anche le loro foto e descrizioni. Come si chiamano? Che super poteri hanno?
Grazie alla maestra Silvia Lanini per l’idea dei personaggi e ai suoi piccoli studenti per la creatività e le foto!